sabato 10 giugno 2017

Condividi

G7 AMBIENTE: TUTTI I GRADI DELLA BIOPLASTICA MATER-BI OLTRE IL 40% DI RINNOVABILE

  • Entro il 2017 Novamont, su base volontaria, porterà il contenuto minimo di rinnovabile dell’intera gamma della bioplastica MATER-BI oltre il 40% e sarà in grado di offrire prodotti ad alta rinnovabilità fino al 100% in applicazioni specifiche
  • Le buste in MATER-BI che utilizzano i monomeri da fonte rinnovabile della bioraffineria Novamont permetteranno di abbattere circa 150.000 tonnellate di CO2 equivalente in un anno rispetto alla stima degli impatti medi dei sacchi compostabili attualmente in commercio
  • Il traguardo, grazie a oltre 700 MLN € di investimenti  in tecnologie e impianti proprietari e primi al mondo che rigenerano siti deindustrializzati europei creando nuovo lavoro, posiziona il MATER-BI al vertice per prestazioni e competitività
  • Il migliorato profilo ambientale permetterà di minimizzare i rischi per il capitale naturale creando nuove opportunità di rigenerazione  
  • Novamont anticipa così anche gli obiettivi di Italia e Francia in materia di contenuto rinnovabile per i sacchi frutta e verdura, per cui è prevista una soglia minima a partire dal 2018  
 
Novara - Bologna, 10 giugno 2017 – In termini di emissioni di gas serra – principali responsabili dell’innalzamento della temperatura terrestre – Novamont, con la sua decisione unilaterale di portare ad una soglia minima il contenuto  rinnovabile di tutte le sue bioplastiche contribuirà  alla riduzione delle emissioni di CO2 per un equivalente di 75.000 city car dalle strade delle nostre città. I clienti potranno scegliere di contribuire ulteriormente alla maggiore sostenibilità dei prodotti, scegliendo gradi di MATER-BI  certificati attraverso la multietichetta ambientale e-Label! del Kyoto Club. L’opportunità è oggi possibile grazie agli ingenti investimenti industriali e in R&S, rigenerando siti altrimenti deindustrializzati in Europa, che permettono di raggiungere un contenuto  di  materia prima rinnovabile tra il 40% e il  100% in alcune applicazioni.
 
In questo modo Novamont anticipa gli obiettivi di Italia e Francia in materia di contenuto rinnovabile per alcune applicazione (e.g. sacchi frutta e verdura),  per cui è prevista una soglia minima del 40% a partire dal 2018.
Questi prodotti sono stati ottimizzati nel loro profilo ambientale tenendo conto della assoluta necessità di minimizzazione i rischi per il capitale naturale ed in particolare per acqua, suolo e aria, creando viceversa nuove opportunità di rigenerazione dei suoli.
  
L’importante traguardo, reso possibile dall’integrazione dei monomeri da fonte rinnovabile della bioraffineria Novamont nella produzione del MATER-BI, è stato annunciato al G7 Ambiente di Bologna nel corso dell’iniziativa italo-francese “STOP PLASTIC WASTE - COALITION EVENT”.
“Questa scelta di portare da subito, volontariamente, tutta la nostra gamma di bioplastiche MATER-BI ad un maggiore livello di rinnovabilità si combina con quella fatta molti  anni fa  di utilizzare queste bioplastiche solo e soltanto in applicazioni che diano un contributo di sistema. In particolare abbiamo puntato al miglioramento e all’intercettazione di una maggiore quantità di rifiuto organico. L’obiettivo è di facilitare un sistema di riciclo che minimizzi lo spreco di materia organica, così fondamentale per i suoli, e massimizzi la possibilità di recupero delle plastiche tradizionali. Tutto questo va nella logica dell’economia circolare che richiede di definire gli ambiti di maggiore utilità e valorizzazione dei vari flussi e di collaborare con diversi interlocutori in modo nuovo per realizzare tre obiettivi fondamentali: una nuova crescita economica locale di filiera, l’inclusione sociale e la rigenerazione del capitale naturale locale.   Solo in questo modo sarà anche possibile porre fine all’ inquinamento delle plastiche  nelle nostre acque, che deriva per ben l’80% dai comportamenti non virtuosi dalla terra”, spiega Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont“.
Il MATER-BI, la bioplastica sviluppata da Novamont è  biodegradabile e compostabile in conformità con i principali standard internazionali. Oggi è in grado di garantire prestazioni del tutto simili alle plastiche tradizionali e di aggiungere nuove interessanti proprietà rispetto a queste ultime. Contiene risorse rinnovabili di origine agricola controllata ed è anche certificata in alcuni suoi gradi attraverso la multietichetta ambientale e-Label!. E’ stata anche studiata in termini di biodegradazione in ambiente marino. Diminuisce le emissioni di gas ad effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra nutrendola attraverso processi di biodegradazione o compostaggio.
 
***
Il gruppo Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche e biochemicals attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con più di 600 persone, ha chiuso il 2016 con un turnover di circa 170 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (20% delle persone dedicate); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), e Patrica (FR). È attivo all’estero con sedi in Germania, Francia e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). È presente attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
 
Ufficio Stampa Novamont - press@novamont.com
Francesca De Sanctis - francesca.desanctis@novamont.com
tel.: +39 0321.699.611 - cell.: +39 340.1166.426
 
 

SCARICA L'ALLEGATO