Catia Bastioli tra gli ospiti d’onore del Graduation Day dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

  lunedì 18 marzo 2019

Condividi

Catia Bastioli tra gli ospiti d’onore del Graduation Day dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Si è tenuta venerdì 8 marzo l’ottava edizione del Graduation Day dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la facoltà nata e promossa nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food, con l’obiettivo di fornire ai propri studenti una visione globale dei sistemi di produzione del cibo.
 
La cerimonia del conferimento dei diplomi di laurea ai neo gastronomi, provenienti da Italia, Austria, Svizzera, Germania, Australia e Sudafrica, è iniziata con il tradizionale corteo che dall’ateneo si è diretto presso la parrocchiale di San Vittore.
 
Nel suggestivo scenario della Chiesa, dopo il discorso di apertura del Rettore Andrea Pieroni, gli ospiti d’onore Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti Piemonte e Daniela Pirani, alumna UNISG e docente di Marketing alla University of Liverpool Management School, sono stati chiamati ad ispirare i giovani neodottori con la propria esperienza e visione per il futuro.
 
Catia Bastioli, dopo avere descritto l’allarmante degradazione che i nostri ecosistemi stanno subendo, ha ricordato ai giovani studenti che la vera sfida che abbiamo di fronte è la transizione dal nostro modello di crescita e di consumo ad alta intensità di risorse e di emissioni verso un modello più efficiente, rigenerativo, a basse emissioni e fondato sul riciclo e sul riutilizzo. Bastioli ha inoltre sottolineato che in questo momento storico, di così alta criticità, la collaborazione deve prevalere sulla concorrenza e sugli obiettivi individuali.
 
Carlo Petrini, Presidente dell’Ateneo, ha concluso il cerimoniale invitando gli studenti ad essere generosi e ad aderire al movimento ispirato dall’adolescente svedese Greta Thunberg, che invita i giovani di tutto il mondo scendere in piazza per ribadire l’importanza di fermare la distruzione dell’ambiente.