La bioeconomia circolare, volano per il Sud Italia: la collaborazione di successo tra Novamont e Terra Felix per la coltivazione sperimentale del cardo in terreni marginali confiscati alle mafie

  martedì 30 agosto 2022

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La bioeconomia circolare, volano per il Sud Italia: la collaborazione di successo tra Novamont e Terra Felix per la coltivazione sperimentale del cardo in terreni marginali confiscati alle mafie

La Cooperativa Sociale “Terra Felix” è un soggetto senza scopi di lucro che si pone l’obiettivo di perseguire l’interesse generale della comunità locale tenendo al centro la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini, coniugando solidarietà e assistenza, in sinergia con tutti gli attori sociali del territorio.
Proprio per queste sue caratteristiche Novamont, nel corso degli anni, ha stretto una collaborazione sempre più strutturata con la cooperativa, in particolare per quanto riguarda la promozione di pratiche agronomiche sostenibili e rigenerative e l’utilizzo di prodotti che non si accumulano nel suolo come i teli per pacciamatura e prodotti fitosanitari biodegradabili a base di acido pelargonico.

 Le due realtà hanno collaborato recentemente nell’ambito del progetto COMETA, “Colture autoctone mediterranee e loro valorizzazione con tecnologie avanzate di chimica verde”, finanziato dal MUR a valere del bando PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e coordinato da Novamont. Il progetto ha visto attivi partner industriali, centri di ricerca, università e PMI provenienti dai territori del Sud Italia.

All’interno delle attività di COMETA, presso un campo confiscato alla criminalità organizzata a Santa Maria La Fossa (Caserta), Novamont e Terra Felix hanno avviato in sinergia la coltivazione sperimentale di cardo, che si è dimostrata una scelta strategica in ottica rigenerativa per il territorio e i soggetti coinvolti, tra cui diversi agricoltori locali e cooperative sociali.

Impegnate a studiare come valorizzare tutte le frazioni del cardo per realizzare bioprodotti, le due realtà nel 2021 hanno poi dato vita ad esempio al progetto “La Bioeconomia che si mangia”, dove la biomassa recuperata dallo stelo del cardo viene utilizzata per la coltivazione di funghi cardoncelli all’interno di serre sottratte alla criminalità organizzata. I funghi vengono poi distribuiti nella GDO all’interno di un packaging compostabile in cartone ricoperto con un film in Mater-Bi, rappresentando così un caso studio interessante di riutilizzo di scarti in ottica circolare come nuova risorsa.

Scopri di più su COMETA consultando il comunicato stampa conclusivo dell’iniziativa.