COMETA



COMETAColture autoctone mediterranee e loro valorizzazione con tecnologie avanzate di chimica verde”, è un progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nelle 12 Aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020.

L’obiettivo era quello di studiare e validare sistemi colturali non-food innovativi a basso input ed idonei ad essere coltivati in aree marginali, a rischio di erosione/desertificazione, sotto-utilizzate, inquinate e/o male utilizzate.

Il progetto inoltre ambiva a valorizzare, tramite tecnologie avanzate di chimica verde a basso impatto, le diverse frazioni delle colture (semi, biomassa ipogea ed epigea), trasformandole in bioprodotti di interesse per il comparto agricolo ed industriale, con l’idea di generare significativi impatti nei territori fragili ed in crisi del Sud Italia, favorendo l’attivazione di filiere agro-industriali virtuose che, partendo dalle vocazionalità dei territori nazionali, potessero restituire significativi vantaggi ambientali, sociali ed economici.

Il progetto, durato di 42 mesi, coordinato da Novamont, ha visto coinvolti altri cinque partner attivi nei territori del Mezzogiorno: BIOAGRITEST - Centro Interregionale di Diagnosi Vegetale, CIHEAM Istituto Agronomico Mediterraneo, CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e l'Università degli Studi di Sassari.

Il 26 e 27 aprile 2022, a Caserta i partner di progetto si sono incontrati in un evento conclusivo per presentare i risultati raggiunti.

Qui di seguito sono brevemente riepilogati i risultati raggiunti: Facendo riferimento ai sistemi colturali, il progetto ha permesso la messa a punto di un protocollo ottimale di coltivazione per le Brassicacee, il Cardo e il Cartamo, identificando idonee strategie di difesa colturale e adempiendo ad un programma di miglioramento genetico per la coltura del Cardo. Ha inoltre permesso lo sviluppo di innovativi sistemi di raccolta e stoccaggio della biomassa, identificando anche soluzioni ottimali per la combinazione di Biochar e Compost di qualità utilizzati per mitigare l’effetto fitotossico di aree altamente inquinante.

Per quanto riguarda invece la valorizzazione delle diverse frazioni colturali, il progetto ha trasformato con successo i semi valorizzando l’olio per la produzione di Monomeri, bio-erbicidi e bio-lubrificanti, tutti prodotti biodegradabili che non si accumulano in suolo idonei per applicazioni in agricoltura. Il panello invece è stato valorizzato per l’estrazione di molecole attive per il settore farmaceutico, fitosanitario e della cosmesi, inoltre si è dimostrato prodotto idoneo, come supplemento per l’alimentazione animale e come substrato per la produzione di idrolizzati reimpiegabili con successo in agricoltura.

Per quanto concerne la biomassa aerea e radicale, questa è stata valorizzata per l’estrazione di inulina, come biomassa per usi energetici con un sostanziale avanzamento nell’ambito della valorizzazione dei gas di combustione in ambito biotecnologico, ed infine valorizzata in ottica circolare per la produzione di pannelli o come substrato di coltivazione di nuovi prodotti per il settore alimentare. 

Durata: 30/10/2018- 30/04/2022
Status: progetto concluso
www.ponricerca.gov.it
 
              



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